Concerto inaugurale Auditorium Parco della Musica

28 set, 2002 | Iniziative 2002

Il 28 settembre 2002 nasce la Fondazione Bruno Zevi con un concerto al nuovo Auditorium di Roma, presentato da Walter Veltroni, Sindaco di Roma, Luciano Berio, presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Renzo Piano, l’architetto dell’auditorium.

Messaggio del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi
Cara Adachiara Zevi Presidente della Fondazione Bruno Zevi,
Sono idealmente presente al concerto presso l’Auditorium Parco della Musica per celebrare l’inaugurazione ufficiale della Fondazione dedicata alla memoria di Bruno Zevi, fondatore e direttore di prestigiose riviste, Accademico di San Luca.
Bruno Zevi è stato protagonista della storia dell’architettura italiana contemporanea; ha posto al centro di questa scienza l’uomo nel suo ambiente secondo una concezione sociale moderna di spazi, forme e strutture in uno stile rigoroso e sobrio.
Zevi ci ha lasciato un’eredità nobile e preziosa: quella di un uomo che con generosità e con passione ha saputo unire il suo impegno intellettuale a quello politico e civile.
Con questi sentimenti vi giunga, gentile Presidente, il mio più vivo augurio per l’attività della Fondazione.
A tutti i presenti rivolgo un saluto cordiale.
Carlo Azeglio Ciampi

INVITO

invito concerto zevi

Stralci degli interventi di Walter Veltroni, Luciano Berio, Renzo Piano in apertura del concerto inaugurale

Walter Veltroni
[…] le nostre sono solamente testimonianze di ammirazione e anche di felicità perché la Fondazione nasce e nasce in questo luogo […..] penso che Bruno Zevi sarebbe contento di vedere la ripresa di un segno di architettura contemporanea che a Roma era sparita da molti anni e che, non solo con l’auditorium di Renzo Piano ma anche con tante altre cose che in città stanno nascendo, danno il segno di una città che come lui diceva è un work-in-progress, che cerca di cambiare se stessa tenendo conto della qualità del segno del suo sviluppo e della sua crescita. Anche da parte mia c’é l’impegno a sostenere il lavoro della Fondazione. Buon lavoro a questa istituzione che nasce oggi e che nasce in ricordo di una persona che ha fatto molto per la nostra città come Bruno Zevi. Grazie.

Luciano Berio
[…] io penso che il programma che verrà eseguito stasera sarebbe piaciuto molto a Bruno Zevi […]. Il rapporto di Bruno Zevi con la musica era severo e vivace, rigoroso epassionale. Vorrei descriverlo nel modo più rapido e sintetico possibile, evocando l’immagine in una metafora proposta dal grande pittore Kandinsky, quella del suono interiore.
Quel suono ideale condiviso da tutte le cose vaste, aperte, profonde, come la musica e il pensiero di Bruno Zevi stesso, come la musica e le realizzazioni di Frank Ll. Wright, come la musica e la polifonia e la moltitudine di suoni interiori, che abitano l’opera di Renzo Piano.

Renzo Piano
[…] avrei tante cose da dire su Bruno Zevi […] una cosa che sono sicuro gli farebbe piacere vorrei dirla, perché il luogo dove siamo, l’Auditorum di Roma, questo spazio con i suoi colori, il suo suono, con queste mille sfaccettature, queste cose sono anche sue, perché per quel che ho fatto io, la sua presenza è stata fortissima. Lui mi ha sempre seguito, spinto, spronato, mandato messaggi, sempre imperiosi; scriveva: “spazio, spazio, spazio”. Ha sempre fatto così, questo è d’altronde il ruolo di un grande critico, quello di molestarti, di non lasciarti mai in pace, di spingerti, questo lui sapeva farlo straordinariamente. Con me l’ha fatto, […] ed è stato un grande maestro per me. È bello quindi
che stasera inizi la vita di una nuova Fondazione che si chiama Bruno Zevi. Una Fondazione che in qualche maniera potrà fare questo […] quest’idea di lasciare questa grande collezione di libri, documenti, l’idea di fare corsi, incontri, di fare anche dei premi a Bruno Zevi, significa che questo insegnamento, questa sua determinazione, la straordinaria forza che sapeva infondermi potranno essere infusi nei giovani. Questo mi sembra uno stupendo modo per onorarlo e per rendere veramente la sua eredità importante per tutte le giovani generazioni di architetti. Quindi vi ringrazio e buona fortuna alla Fondazione. Grazie.

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